AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, Sala Petrassi, 6 Gennaio 2022 –

In occasione dei festeggiamenti per il passaggio dal vecchio al nuovo anno, l’Auditorium Parco della Musica porta in scena l’arte del Maestro Mimmo Cuticchio: il più importante esponente contemporaneo della tradizione dei pupari e dei cuntisti siciliani.

(Leggi l’articolo del Corriere della Sera)
Questo straordinario cuntastorie presenta il suo nuovo lavoro tratto dalla Prima Cantica dell’Inferno di Dante. Perché le miserie e le sofferenze umane cantate da Dante sono più che mai attuali oggi.

E come spesso gli accade, uno dei suoi pupi si propone per un racconto diverso e insieme uguale: questa volta della Divina Commedia.

A rendersi intraprendente è il pupo Ariodante, un personaggio dell’Ariosto, un cavaliere d’amore che Cuticchio immagina, di notte, allontanarsi dal gruppo dei suoi pupi per il desiderio di vestire i panni di Dante. E ripercorrere, insieme a Virgilio, i luoghi dell’Inferno dantesco, raccontati nella sua lingua.

Un viaggio che per l’occasione passa attraverso i luoghi più caratteristici delle nove province siciliane: la Passeggiata di Goethe sul Monte Pellegrino a Palermo; la Torre di Messina sala quale si svelano Scilla e Cariddi; la Necropoli di Pantalica a Siracusa; le Terme libere di Segesta a Trapani; il grande Ilice secolare sull’Etna in provincia di Catania; la Miniera di Sommarono a Caltanissetta; la Cava di Ispica a Ragusa; l’Isola di Linosa in provincia di Agrigento e la Rocca di Cerere a Enna. In questi luoghi speciali sono state ambientate le scene del viaggio, oltre al boccascena del Teatrino dei Pupi del Maestro Cuticchio.

Grazie poi ad un particolare lavoro di postproduzione lo spettatore vede i pupi muoversi autonomamente, senza l’aiuto di manianti e combattenti. Lo spettacolo mette in scena la sinergia di tre situazioni: sul grande schermo i pupi, ripresi dallo sguardo di Antonio Ciprì che è riuscito ad esaltare con un sapiente uso delle luci e delle ombre, la bellezza dei pupi e insieme a coordinarli alle riprese esterne (girate da Chiara Andrich e da Andrea Mura).

Di fronte al grande schermo Mimmo Cuticchio trova un modo tutto suo di narrare le storie, le pene e la disperazione dei personaggi di questo tratto del viaggio dantesco. Nel racconto il Maestro si coordina con l’attore Alfonso Veneroso, capace di restituire la ricchezza dell’esatta narrazione della Cantica. Il tutto accompagnato dalle musiche scritte appositamente dal figlio del Maestro, Giacomo, ed eseguite dal vivo da sei musicisti.

Ideazione scenica e regia : Mimmo Cuticchio – Cunto: Mimmo Cuticchio – Aiuto regia: Chiara Andrich
Versi di Dante: Alfonso Veneroso – Direttore della fotografia: Daniele Ciprì
Musica originale: Giacomo Cuticchio
Marco Badami: violino / Paolo Pellegrino: violoncello/ Nicola Mogavero: sassofoni
Fabio Piro: trombone/Giusy Cascio: sintetizzatore
Giacomo Cuticchio: vocalist, sintetizzatore e live electronics
Luci: Marcello D’Agostino – Organizzazione: Elisa Puleo
