TEATRO DE’ SERVI, dal 20 al 23 Dicembre 2022 –

Naturalezza.
Questa la cifra dello spettacolo.
Questa la leva scelta per sollevare il mondo della diversità.
Questo il taglio registico dello spettacolo
che Nicola Pistoia ha saputo regalare con insolita leggerezza e nessuna retorica.

Nicola Pistoia, regista di “Gregory; una storia di famiglia”
Complice il testo scritto da Veronica Liberale, che intercetta un modo di raccontare, con spontanea e disinvolta autenticità e con naturale comicità, cosa succede quando in una famiglia cade quel che si dice “un fulmine a ciel sereno”. Un fulmine che brucia sì, ma che può anche illuminare di luce nuova e sincera quella che era una stereotipata normalità.

Veronica Liberale, autrice e attrice in ” Gregory: una storia di famiglia”
Un praticabile ospita gli attori: sempre tutti in scena, “inquadrati” di volta in volta grazie a scelte tecniche semplici ma molto efficaci. All’inizio della narrazione tutti i personaggi vengono presentati, e quindi “definiti”, da un altro personaggio: forse perché è attraverso lo sguardo dell’altro che esistiamo.

Una scena di “Gregory: una storia di famiglia”
Tranne un personaggio: lei sa che si può “scegliere”, che si possono “desiderare” cose diverse, che si può andare oltre una presunta “uniformità di essere”. E quindi nel suo modo di fare rifugge da ogni definizione, aperta com’è alla molteplicità delle “letture ontologiche” del reale.

Una scena di “Gregory: una storia di famiglia”
Il resto dei componenti familiari colgono la sua “diversità” ma bonariamente “la adottano”: ne restano affascinati. E così facendo non si accorgono di esserne positivamente contagiati. All’arrivo, infatti, di un nuovo piccolo componente familiare, i genitori “decidono” che si chiamerà Francesco ma la nonna “desidera” e quindi “sceglie” di chiamarlo Gregory.

Veronica Liberale in una scena di “Gregory: una storia di famiglia”
Così facendo, tra risate, ironia e intelligente umorismo viene detronizzato uno dei principi a fondamento del ragionamento logico: il principio di identità e di non contraddizione, che riduce ogni elemento del reale ad una sola definizione. Per rendere possibile una comunicazione, dicono.

Francesco De Rosa in una scena di “Gregory: una storia di famiglia”
Per intenderci. Ma invece siamo capaci di intenderci anche se qualcosa esce fuori da un utile rigore uniformante. Questo spettacolo ce lo ricorda.
Perché la vita, come il teatro, si apre ad una molteplice lettura della realtà. Ed è bellissimo.

Il cast al completo in una scena di “Gregory: una storia di famiglia”
Gli attori in scena sono molto coesi e danno prova di una sentita coralità accogliente.
Uno spettacolo
di Veronica Liberale
con Francesco De Rosa, Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Stefania Polentini, Armando Puccio e Francesco Stella
regia Nicola Pistoia
aiuto regia Loredana Piedimonte
costumi Alessia Sembrini
scene Francesco Montanaro
audio e fonica Denis Persichini
foto di scena/pagina facebook/testimonial Elena Tomei