TEATRO BELLI, dal 12 al 24 Marzo 2024 –

Immersi nel buio, è la poesia di un gioioso scampanellio a condurci uditivamente in una dimensione magico-onirica.
Si manifestano: sono tre e si stringono sotto ad una sorta di albero, quasi fosse un sabba. Sono streghe ma anche spose: sono donne.

Sono amiche e nemiche. Sono gravide, sul punto di partorire.
Soprattutto sono mosse da un “dentro” vitalissimo.
Quando nasce davvero un bambino?
Chissà perché si conteggia la sua età solo a partire da quando “viene alla luce”.
E pensare che quando è nella pancia-uovo è così vivo da condizionare già prepotentemente o seducentemente la vita di una mamma.

Matilda Farrigton
E’ in grado infatti sia di scatenare una vera e propria tempesta di dolori e contrazioni, che di indurre uno stato di così delizioso appagamento da far desistere la madre dal liberarlo, partorendolo.
C’è chi dice, odiandolo, “ basta! ”.
E chi, in totale dipendenza, “ ancora ! ”.
Chi si affida alle scelte cromatiche della tradizione e chi invece osa trasgredirle.
La gravidanza è uno stato magico. Un incanto. Una forma di dominio e di abbandono alle forze della natura.
E’ il fascino dell’ineffabile. Un magnetismo invincibile.

Elena Ferri, Matilda Farrigton e Grazia Nazzaro
Un disegno di luci e di ombre tra l’angelico e il diabolico.
Diventare madri è qualcosa che avvicina le donne al sacro: una vertigine di sublime bellezza.
La Compagnia Les Moustaches, una delle più promettenti in Italia, riesce anche questa volta a dare forma ad una storia che parla a tutti. Che emoziona tutti. Perché tutti siamo figli.
Una storia, quella sulla maternità, raccontata senza veli: in tutta la sua drammatica potenza ancestrale.

Matilda Farrigton, Elena Ferri e Grazia Nazzaro
Giocando – con raffinata ambiguità – sulla bellezza della linea curva: morbida ma anche assediante.
Una linea “esistenziale” modulata su ogni elemento del progetto teatrale: dalla drammaturgia alla sperimentazione linguistica; dalla scena alle evoluzioni del ritmo; dalle posture alla prossemica.
Le tre interpreti in scena – Elena Ferri, Matilda Farrington e Grazia Nazzaro – sanno restituirci visceralmente tre diverse declinazioni di quell’umana disumanità che abita le donne che scelgono o si ritrovano a sperimentare questa “sovrannaturale” ospitalità, che oscilla tra gli istinti vitali più estremi.

Lo spettacolo “I cuori battono nelle uova” è inserito all’interno della Rassegna Expo Teatro Italiano Contemporaneo presso il Teatro Belli di Roma.

Recensione di Sonia Remoli







