TEATRO STUDIO ARGOT, dal 23 al 26 Novembre 2023 –


Per un attimo la sensazione è quella di essere sul set del cechoviano “Vania sulla 42esima strada” di Louis Malle, con David Mamet alla sceneggiatura.
Dicono di voler fare una memoria. Ma in realtà sembrano averla fatta così bene d’averla persa. Sanno, ora. E possono attingere alla memoria del cuore.
Ci arriva tutta la loro urgenza di tenere a memoria ogni momento che hanno condiviso con Lina. Ed è come se stessero iniziando a scrivere un diario di memorie quotidiane. A ritroso. Un diario del tempo che si sono regalati; dell’amore che sono stati in grado di offrirsi.
Ed è nostalgia: quella piena di gratitudine, quella che continua a scaldare il cuore. Quella da celebrare ed onorare nutrendola anche con un bicchiere di vino, del cibo. “La vita è strana, non meno della morte”.
Ma tutta nostra è la possibilità di consultare il passato, di distenderci accanto a lui. Ancora. Non per fuggire dal presente – ora così strano, così senza senso – ma per capire ed essere capaci di cura e di responsabilità nell’oggi e nel futuro.
Per tenere alta la consapevolezza sorridente di chi siamo, da dove veniamo e dove abbiamo la possibilità di spingerci. Per non perdere niente di quello che naturalmente entra nella nostra vita.
Perché vivere significa “aspettare che finisca” amando far attenzione a godere dei più piccoli dettagli. E così imparare a lasciar andare. Che non significa essere risucchiati.
Piuttosto “digerire”: godere di tutti i sapori, masticare senza lasciare vuoti e trasformare, attraverso l’enzima della memoria, la nostalgia di ciò che è entrato in noi – ed è stato assimilato – in gratitudine. Costruendoci un “archivio”, un diario di sapori belli a cui ripensare: dai quali attingere energia vitale nei momenti più ombrosi. Godendo della presenza di chi non c’è, proprio nella sua assenza.
Sta a noi trovare la luce dell’ombra: sta a noi seguire con questa nuova luce chi non c’è più. Darle una nuova “sagoma”.
Uno spettacolo geniale, che riesce a parlare dell’essere con il nulla.
È il meta teatro dell’assurdo di Teatrodilina.
Uno spettacolo scritto e diretto da Francesco Lagi .
In scena: Anna Bellato, Francesco Colella e Leonardo Maddalena.


Recensione di Sonia Remoli
