PLAUTUS FESTIVAL 2025 – 65° Edizione – direttore artistico Edoardo Siravo

COMUNE DI SARSINA

dal 6 Luglio al 16 Agosto 2025

 PLAUTUS FESTIVAL 2025

65° EDIZIONE 65° EDIZIONE

Direttore Artistico EDOARDO SIRAVO

Il Plautus Festival ritorna ogni estate, da oltre sessant’anni, per ricordarci che il teatro,

come scriveva Paolo Grassi nel 1946, “è una necessità collettiva, un bisogno dei cittadini,

un pubblico servizio, alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco, un preziosissimo

pubblico servizio nato per la collettività”.

Il palcoscenico, lungi dall’essere un’evasione dalla realtà, può trasformarsi, infatti, in uno

spazio cruciale per affrontare le preoccupazioni sia del presente e sia di quelle che si

stagliano all’orizzonte, per elaborarle e persino per immaginare un futuro diverso.

Fare teatro in questi anni assume, quindi, un significato ancora più profondo e vitale

perché offre uno spazio di riflessione e comprensione: attraverso storie, personaggi e

dialoghi, può aiutarci a comprendere le dinamiche della crisi economica, le radici dei

conflitti e le implicazioni della crisi ambientale.

Il teatro, creando collettività e condivisione, ci rende spett-attori, coprotagonisti di

narrazioni che ci appartengono, stimolandoci ad una immaginazione che diventa antidoto

alla solitudine.

Fare teatro oggi è anche un atto di resistenza contro la mercificazione della cultura e la

tendenza a considerare l’arte come un bene superfluo. Investire nel teatro, sostenere gli

artisti e le compagnie significa riconoscere il valore intrinseco della creatività umana e la

sua capacità di arricchire le nostre vite e la nostra società.

Il teatro antico poi – mission e vision del Plautus Festival -, con le sue tragedie e le sue

commedie, non è l’impronta di vicende e linguaggi ormai estinti, ma l’eco di avvenimenti e

sentimenti a noi vicini perché nulla è più attuale di ciò che è antico.

Del repertorio del Dramma Antico il Plautus Festival vuole essere presidio e ribalta

affinché le voci e le testimonianze delle Antigoni e delle Cassandre, degli Edipo e dei Miles

di ieri siano ancora monito e guida per le generazioni di oggi.

In un oggi nel quale la volgarità e l’arroganza, la violenza e l’insolenza ci assediano,

sempre più spesso ci assale una struggente nostalgia per la bellezza del teatro. Sentiamo

sempre più forte il bisogno di un linguaggio profondo e rispettoso, che lentamente ci

conduca, anche con fatica, a comprendere e interpretare l’attualità.

Parafrasando ciò che diceva il grande Dostoevskij, l’umanità può fare a meno degli Inglesi,

può fare a meno della Germania, niente è più facile che fare a meno anche di noi Italiani;

per vivere non si ha bisogno né di scienza né di pane; soltanto la bellezza ci è

indispensabile, perché senza bellezza non c’è più niente da fare in questo mondo!

E allora anche quest’anno si aprirà il sipario del Plautus Festival: lo dobbiamo al nostro

pubblico ed alla nostra terra; lo dobbiamo alla generosità di attori e attrici che senza misura

si donano al loro pubblico, lo dobbiamo alle Compagnie di produzione che con tenacia si

“ostinano” a produrre spettacoli in contesti economici e normativi sempre più

“scoraggianti”.

E allora: viva il teatro e viva il Plautus Festival.


IL PROGRAMMA 

Domenica 6 LUGLIO

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Sarsina, Piazza San Francesco

CASINARIA di Aureliano Delisi, liberamente tratta da CasinaPseudolo e Asinaria di

Plauto, regia di Michele Pagliaroni, produzione Associazione Culturale “Centro Teatrale

Universitario Cesare Questa” dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino.

Una nuova commedia di Plauto è stata ritrovata! Possibile?

Dopo il successo della sua Aulularia, il CTU torna a lavorare sul teatro plautino viaggiando

tra il rigore scientifico e la libertà dell’invenzione scenica: amori contrastati, generazioni che

Comune di Sarsina – Ufficio Cultura – Largo A. De Gasperi, 9 – 47027 SARSINA FC

Tel. 0547 94901 – Fax 0547 95384 – info@plautusfestival.ithttp://www.plautusfestival.itsi scontrano tra scherzi e trappole per scatenare tutto il Comico che si può. In scena una

compagnia unica nel suo genere, formata da teatranti di mestiere e studenti universitari.

Plauto vive!

Sabato 12 LUGLIO

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Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone

NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI di Roberto D’Alessandro e Federico Valdi,

regia di Roberto D’Alessandro, con Debora Caprioglio, produzione Quadrifoglio srls.

La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima.

Una pièce che racconta i trionfi, le sconfitte e la lotta dell’artista contro un sistema che la

vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia, e che narra la sua ribellione al sistema

attraverso la pittura, andando oltre ogni abisso di violenza subita per salire nel paradiso

dell’Arte. Una risposta che risplende della vittoria femminile in un mondo governato da

uomini.

Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato

fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia. La

perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del seicento. Artemisia capisce da

subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Eppure in un mondo di uomini il

padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano

nemmeno contemplate, la pittura. Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che

la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie

al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio. Ed il padre la affida ad un suo

amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi….

Domenica 20 LUGLIO

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Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone

EDIPO TRAGEDIA CIECA di Giampiero Pizzol, regia di Daniela Piccari, produzione

Centro Diego Fabbri ETS di Forlì.

Lo spettacolo – messo in scena da persone non vedenti che, in passato, avevano usufruito

dell’audiodescrizione degli spettacoli grazie al progetto “Teatro No Limits” – nasce

dall’incontro di Luca Lepri, divenuto a 45 anni completamente non vedente a causa di un

melanoma, e Paolo De Lorenzi, direttore del Centro Diego Fabbri.

Inizialmente pensato per descrivere la sua storia, drammatica ed emblematica, sono via via

affiorate storie personali e storie antiche e, tra queste, la tragedia più greca e più “cieca”

che esista: Edipo.

Una vicenda che fa calare il buio sui misfatti, dove il protagonista si acceca e due fratelli si

fan guerra accecati dall’odio, mentre l’unico a vederci chiaro è Tiresia, il veggente cieco.

Il destino oscuro incombe su ciascuno, non solo in teatro ma nella vita. Crediamo di tenere

in pugno il passato, consumiamo in fretta il presente, ma sul futuro siamo tutti ugualmente

ciechi. Ci sarà un domani? E noi ci saremo? Andrà davvero tutto bene?

Dunque, salire sul palco è cercare una luce seguendo una voce, ascoltare un coro di voci e

tante storie in una. Non necessariamente con i pesanti coturni antichi, ma col passo

leggero di questa tragica e comica commedia umana che tutti ferisce e consola, smarrisce

e sorprende, rattrista e rallegra. E alla fine si può anche trovare la strada seguendo i passi

di una donna: Antigone, l’accompagnatrice che ci guida verso l’uscita.

Quando si resta nell’oscurità conviene fermarsi e tendere l’orecchio per ascoltare solo ciò

che di più autentico rimane.

Martedì 22 LUGLIO – Prima nazionale

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Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone

AMLETO – Un granello nell’occhio della mente dall’Amleto di William Shakespeare,

adattamento di Jared McNeill e Manuele Morgese, regia di Jared McNeill, produzione

TeatroZeta Aps.

In che misura la vendetta è giustizia? È una domanda senza tempo, purtroppo più attuale

che mai.

Ambientato nella notte infinita di un incubo ricorrente, questo adattamento di Amleto riduce

la storia all’essenziale, esplorando la discesa nella paranoia di un principe negato mentre

segue il fantasma di suo padre nel decadimento.

L’adattamento si addentra nella psiche di Amleto mentre naviga in un paesaggio di rovina

nella sua mente morente, confondendo i confini tra realtà e allucinazione attraverso il

linguaggio visivo del sogno e dell’ombra, ed esaminando la sua complicità in atti orribili

come guidata da un’ossessione senza prove concrete di alcun crimine.

Comune di Sarsina – Ufficio Cultura – Largo A. De Gasperi, 9 – 47027 SARSINA FC

Tel. 0547 94901 – Fax 0547 95384 – info@plautusfestival.ithttp://www.plautusfestival.it

Mercoledì 23 LUGLIO

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Sarsina, Arena Plautina

ANFITRIONE di Plauto, regia di Emilio Solfrizzi, con Emilio Solfrizzi, produzione

Compagnia Moliere.

La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a

casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove, affascinato dalla bella moglie di

Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo il vero

Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe

e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi

si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo

spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e

importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso

cui analizzare e commentare la contemporaneità.

Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed

invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa:

quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?

Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto)

in quella digitale, quella dei social.

Venerdì 25 LUGLIO – Prima assoluta

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Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone

BIGLIETTO DA VISITA (Carte de visite), un insieme di racconti visuali e sonori messi in

scena dagli allievi dell’ultimo ciclo della EIMCD – Ècole Internationale de Mime Corporel

Dramatique di Parigi, diretta da Natalie Stadelmann e Ivan Bacciocchi.

Lo spettacolo propone, attraverso un percorso evocativo e narrativo, di far conoscere le

figure classiche della nostra arte come La Lavandaia di Etienne Decroux e di rivisitare le

figure mitiche della nostra letteratura, come il Don Chisciotte.

Nell’esplorazione costante dei limiti di un teatro del corpo, i nostri attori Mimi proporranno i

frutti delle loro ricerche dove la parola non sempre esclusa.

Lo spettacolo è allestito a conclusione della quarta edizione della “Summer School Sarsina-

Italie” di formazione al teatro burlesco e al mimo corporeo di Etienne Decroux, che si

svolgerà a Sarsina nel prossimo mese di luglio. I formatori della summer school, rivolta sia

a professionisti che ad appassionati, sono Natalie Stadelmann, Ivan Bacciocchi e Jean-

Claude Cottilard.

Martedì 29 LUGLIO

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Sarsina, Arena Plautina

LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare, adattamento e drammaturgia di

Francesco Niccolini, regia di Roberto Aldorasi, con Amanda Sandrelli, produzione Arca

Azzurra.

Caterina della Bisbetica domata è un personaggio ambiguo e questo lo rende affascinante:

è antipatica, intransigente, pure sboccata e integralista, qualcuno dice pure pazza. Ma

libera. Adolescenziale e romantica, altro che bisbetica: sogna un mondo in cui ci si sposa

per amore. Ma nella Pisa della Bisbetica tutti i protagonisti sono ambigui e macchiati da

colpe. In una società profondamente maschilista, una Caterina addomesticata era un bel

personaggio comico; la Bisbetica era una edificante commedia a lieto fine, la commedia

della “selvaggia addomesticata”.

Solo che non è edificante e non è a lieto fine. Caterina vorrebbe riscrivere le regole, dire di

no a madre e sposo canaglia: gliela fanno pagare. L’umiliazione è totale, la violenza che

subisce disgustosa e pianificata fin dalla prima battuta di Petruccio: lui punta solo a

dominare la bella e ricca Caterina, e sa come fare a piegarla, con le buone o con le cattive.

Da un lato della scena si ride, ci si traveste, ci si manda baci e dichiarazione d’amore,

dall’altro si esercita la violenza a livelli da incubo. Ma il peggio accade quando la porta si

chiude e noi non vediamo né sentiamo più. Là dietro non arriva nessun principe azzurro

che ti salva. Caterina piega la testa, ridotta peggio di un cagnolino: di Caterina, quella

ragazza tutto pepe e rivolta, che sognava di innamorarsi, non c’è più traccia. Obbligata

all’umiliazione totale, tutti le voltano le spalle: cosa la attende tra le mura di casa, è un

problema tutto suo. Noi qui, dall’altro lato della scena, possiamo soltanto fingere di essere

felici.

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Venerdì 1° agosto – Prima nazionale

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Sarsina, Arena Plautina

TRAPULÒN di Aldo Spallicci dallo Pseudolo di Plauto, regia di Gigi Palla, con Barbara

Abbondanza e Camillo Grassi, musiche di Francesco Balilla Pratella eseguite dal vivo

dagli allievi del Conservatorio Maderna-Lettimi. Lo spettacolo, prodotto dal Plautus Festival,

è realizzato da “La bottega del Teatro Franco Mescolini” di Cesena.

Con questo spettacolo la Bottega del Teatro FM prosegue il suo percorso di rilettura della

commedia classica greco/latina portando in scena lo Pseudolus di Plauto nella traduzione

in versi romagnoli di Aldo Spallici (1886-1973).

Trapulòn è una commedia che s’intreccia in modo solido, pur senza gravità, indagando la

lingua volgare dei luoghi nei quali Plauto nacque, grazie anche al supporto delle musiche di

scena composte da Francesco Balilla Pratella nel 1947.

Il progetto proposto e realizzato dalla Bottega del Teatro è, quindi, un evento unico e di

importanza nazionale.

La Compagnia e il regista, con questa proposta, non intendono operare un recupero

filologico frutto della collaborazione tra Spallicci e Pratella, ma considerano fondamentale

sottolineare la freschezza della proposta plautina nella rilettura linguistica e della tradizione

romagnola…

Domenica 3 AGOSTO

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Sarsina, Arena Plautina

COMMEDIA INCOMPIUTA scritto e diretto da Luca Cairati, produzione Centro Teatro dei

Navigli.

La storia narra di un amore impossibile tra Isabella e Flaminio, osteggiato dal vecchio

Pantalone, che nella commedia impersonificherà il male assoluto dal quale fuggire.

Arlecchino e Smeraldina andranno in soccorso dei loro padroni e, attraverso agnizioni e

travestimenti di ogni sorta, li condurranno in un viaggio surreale e caleidoscopico nel quale

l’amore trionferà.

Come scenografia un vecchio carro, emblema delle antiche compagnie dei comici dell’arte,

capace di trasformarsi di volta in volta, seguendo lo sviluppo drammaturgico della storia: da

teatro dei burattini a casa di Isabella, da palcoscenico a carro volante, che trasporterà le

maschere nello spazio, per poi arrivare sulla luna.

La commedia è una metafora perfetta del viaggio iniziatico alla ricerca di se stessi e della

relazione che si interpone tra la maschera, simbolo di finzione, e la ricerca della verità.

Valore aggiunto dello spettacolo è l’inserimento della LIS, la lingua dei segni italiana.

L’intenzione registica è quella di amalgamare la LIS con la gestualità teatrale e con la

multidisciplinarietà già protagonista di “Commedia Incompiuta”, confezionando un prodotto

unico e inclusivo. L’ambizione di Teatro dei Navigli è quella di intraprendere il percorso

della produzione di spettacoli fruibili sia da un pubblico udente, quanto da un pubblico non

udente. Per l’inserimento della LIS all’interno il Centro Teatro dei Navigli si è avvalso della

collaborazione dell’interprete LIS Cesare Benedetti.

Mercoledì 6 AGOSTO – Prima nazionale

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Sarsina, Arena Plautina

L’ODISSEA DELLE DONNE di Marilù Oliva, un progetto a cura di Federica Di Martino,

regia di Cinzia Maccagnano, produzione Effimera.

“L’odissea delle donne” è uno spettacolo tratto dal romanzo di Marilù Oliva “L’Odissea

raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” (2020), una riscrittura del celebre poema

omerico divenuta best-seller, narrato dal punto di vista delle donne che si imbatterono

nell’eroe.

L’Odissea è raccontata, non solo come viaggio di un uomo, ma anche come storia d’amore

di molte donne.

C’é Calipso che, avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve

lasciarlo andare. C’è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto e ci sono le Sirene, ciecamente

decise a distruggerlo. C’è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa

nemmeno toccarlo. C’è Circe dominatrice che disprezza i maschi finché non ne incontra

una diverso da tutti gli altri. E naturalmente c’è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad

attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e caparbietà. Alle loro voci fa da controcanto

quella di Atena, “dea ex machina”, che sprona sia Telemaco che Ulisse a fare ciò che

devono.

Comune di Sarsina – Ufficio Cultura – Largo A. De Gasperi, 9 – 47027 SARSINA FC

Tel. 0547 94901 – Fax 0547 95384 – info@plautusfestival.ithttp://www.plautusfestival.itIn un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista torna in vita e vibra di nuovi significati un

classico immortale, in una narrazione che vola alta sulla varietà e sulla verità dei sentimenti

umani. Uno spettacolo nel quale saranno le donne a cantare le peregrinazioni dell’eroe

inquieto, ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la

prospettiva unica del maschile, nella polifonia del femminile che conquista, risolve,

combatte.

Sabato 9 AGOSTO

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Sarsina, Arena Plautina

VOLPONE, di Ben Jonson, regia di Carlo Emilio Lerici, con Edoardo Siravo e

Francesca Bianco, coproduzione Teatro Belli e Làros di Gino Caudai.

Scritta da Ben Jonson nel 1606, e portata in scena lo stesso anno al Globe Theatre di

Londra, la commedia è un grande classico del teatro inglese e rappresenta il capolavoro di

un autore che insieme a Shakespeare e a Marlowe ha dato vita al periodo di maggiore

splendore del teatro britannico: il teatro elisabettiano.

Protagonisti assoluti sono il denaro e la menzogna, in un parallelo sconvolgente con i nostri

tempi, in cui sembra più importante avere ed apparire che essere. Da questi due elementi

nasce il senso ultimo della commedia: una visione cinica della natura umana.

Un’accusa violenta e feroce dove la satira si stempera in un ghigno. I due protagonisti sono

Volpone e Mosca. Il primo, un’autentica canaglia votata al male, che ha una sua

”grandezza” nel perseguire con entusiasmo e con inesauribile fantasia la sua discesa agli

inferi, il secondo, il suo parassita, il grande architetto, che ha la furbizia dei servi del teatro

latino e della commedia italiana del 500, e probabilmente la più grande raffigurazione del

personaggio machiavellico nel teatro inglese.

Entrambi agiscono con fredda determinazione non curandosi delle ”vittime” che cadono

davanti a loro.

Martedì 12 AGOSTO

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Sarsina, Arena Plautina

ORESTE di Euripide, adattamento e regia di Alessandro Machìa, con Pino Quartullo,

produzione Làros di Gino Caudai e Compagnia Zerkalo

Rappresentato per la prima volta nel 408 a.C. in un’Atene logorata dalla guerra e ormai

vicina alla sconfitta definitiva, l’Oreste di Euripide è la libera e corrosiva rilettura di uno dei

miti più rappresentati nel teatro tragico.

Oreste, braccato dalle Erinni e preda dei rimorsi per il matricidio commesso, viene

condannato a morte dall’assemblea degli Argivi. Abbandonato al suo destino dal dio Apollo,

che l’aveva spinto al delitto, e dal pavido zio Menelao, che ritorna vanesio e trionfatore

fingendosi estraneo a ogni responsabilità; perseguitato dalle Erinni e in preda al deliquio, in

uno stato di profonda prostrazione psichica, Oreste medita una sanguinaria vendetta su

Elena e Menelao – questa sì totalmente libera e pienamente cosciente. Un piano che non

porterà a termine per il bizzarro ed estremo intervento di Apollo, che imporrà la tregua tra il

giovane matricida e Menelao, divinizzando Elena.

Vicenda cupa e angosciosa dal finale solo apparentemente lieto, questa tragedia è una

delle più riuscite prove drammaturgiche di Euripide. Qui, ancor più che nell’Ifigenia in

Aulide, emerge in maniera potente la convenzionalità del deus ex machina euripideo,

l’insufficienza degli dèi olimpici e la solitudine dell’uomo, abbandonato alle sue scelte e alla

sua coscienza.

Sabato 16 AGOSTO

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Sarsina, Arena Plautina

ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTOsoggetto originale e regia di Marco Zoppello,

produzione StivalaccioTeatro.

Arlecchino muto per spavento è un gioiello riscoperto della Commedia dell’Arte, che torna a

brillare grazie alla sensibilità e all’estro della compagnia Stivalaccio Teatro.

Siamo nel 1716, quando Luigi Riccoboni, anima e mente del teatro italiano in esilio, inventa

un canovaccio ingegnoso per dare voce – o meglio, silenzio – al nuovo Arlecchino,

Tommaso Visentini, muto “per spavento”. Nasce così una farsa di amori contrastati, intrighi,

travestimenti e lazzi, in cui la parola cede spesso il passo al gesto, alla maschera, alla

poesia del corpo. Stivalaccio Teatro, erede moderno di quella tradizione secolare, porta in

scena uno spettacolo che è gioco, invenzione e memoria viva del teatro popolare. Con

maestria, canto, danza e improvvisazione, la compagnia intreccia il linguaggio del passato

Comune di Sarsina – Ufficio Cultura – Largo A. De Gasperi, 9 – 47027 SARSINA FC

Tel. 0547 94901 – Fax 0547 95384 – info@plautusfestival.ithttp://www.plautusfestival.itcon lo sguardo del presente, creando un “teatro d’arte per tutti”, capace di emozionare e

divertire. Un omaggio sentito e vibrante al potere evocativo del palcoscenico.

SOSTENITORI

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Il Plautus festival è realizzato grazie ai munifici contributi del Ministero della Cultura –

Direzione Generale Spettacolo, della Regione Emilia-Romagna e della Destinazione

Turistica Romagna, nonché da OROGEL e da altre numerose società private: a tutti

costoro va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale, degli artisti e del pubblico del

Plautus Festival.

L’AUDIODESCRIZIONE

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Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì e

Incontri Internazionali Diego Fabbri APS per l’audiodescrizione dei seguenti quattro

spettacoli, nell’ambito del progetto “TEATRO NO LIMITS”:

 20 Luglio: Edipo tragedia cieca di Giampiero Pizzol;

 29 Luglio: La bisbetica domata di William Shakespare;

 9 Agosto: Volpone di Ben Jonson;

 12 agosto: Oreste di Euripide.

Per maggiori informazioni: https://plautusfestival.it/info-e-contatti/audiodescrizione/

INFORMAZIONI

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 www.plautusfestival.it

 Comune di Sarsina

Ufficio Cultura

Largo Alcide De Gasperi, 9 – 47027 Sarsina FC

– Tel. 0547 94901

– cultura@comune.sarsina.fc.it

– organizzazione@plautusfestival.it

 Ufficio Teatro (d al 7 lu glio )

Via IV Novembre, 13 – 47027 Sarsina FC

– Tel. 0547 698102

– info@plautusfestival.it

 Inizio spettacoli: ore 21:15

 Prezzi:

– Poltronissime …………….……………… € 25,00

– I Settore ………………………….…… € 20,00

– II Settore …………………….………… € 18,00

– II Settore – Ridotti Studenti …….….… € 10,00

– Abbonamento Poltronissime ………… € 170,00

– Abbonamento I Settore ………….….… € 140,00

– Spettacoli in Piazzetta Lucio Pisone …… € 5,00

 Biglietteria online VIVATICKET: www.vivaticket.com/it/

Comune di Sarsina – Ufficio Cultura – Largo A. De Gasperi, 9 – 47027 SARSINA FC

Tel. 0547 94901 – Fax 0547 95384 – info@plautusfestival.ithttp://www.plautusfestival.it