Lo sguardo artistico di Monique Veaute fa volare il FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO con un’edizione da record

Con un incremento del 17% rispetto all’edizione già di grande successo del 2024, la quinta e ultima edizione firmata da Monique Veaute registra la migliore performance di botteghino delle ultime diciotto edizioni: 925.000 euro e 31.000 biglietti emessi.

Vincente il suo sguardo – incentrato sulla sperimentazione e sulla libertà artistica – che è riuscito a incuriosire un pubblico decisamente eterogeneo.

Un’eredità – quella maturata dalla Direttrice in questo quinquennio – che fa del Festival dei Due Mondi un fertile luogo di confronto, dove l’arte – libera di esprimersi pienamente – può interrogare il presente, emozionando e aprendo così gli animi alla trasformazione.

“Un Festival deve essere come una lezione” – con questa affermazione la Veaute ha aperto il suo intervento nella conferenza stampa di chiusura del 13 Luglio u.s., al Giardino dell’Hotel dei Duchi. E con lei il Festival di Spoleto si è attestato come uno dei più vibranti laboratori di espressione artistica contemporanea, capace di unire sinergicamente linguaggi eterogenei.

Considerevole il ruolo della macchina organizzativa che ha raggiunto in questi anni nuovi standard di gestione in tutti i settori, consolidando l’immagine e la reputazione del Festival, sia sul territorio che a livello nazionale e internazionale. “Resta negli occhi una città in festa, piena di entusiasmo – ha confidato Paola Macchi, direttrice amministrativa e organizzativa della Fondazione Festival dei Due Mondi – consapevoli di lasciare in eredità un’idea di mondo che è una responsabilità culturale”. E aggiunge: “Non ci si è risparmiati, ma ci si è divertiti”. 

“E’ stato un anno molto impegnativo – ha commentato il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti, nonché Presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi Onlus – ed è stato possibile attraversarlo con successo perché la Fondazione è rappresentata da “persone non comuni”. Disposte a spendersi per la continua promozione del Festival, tenendo prioritario l’obiettivo di una qualità sempre ad alti livelli. Cercando finanche di innalzarla. Seguendo l’imprinting della Direttrice Veaute a guardare sempre oltre l’ostacolo.

L’attenzione sul presente e sul futuro include la testimonianza e la valorizzazione del passato. Ed è a partire dal 2021 che è stato avviato infatti un importante lavoro di ricognizione e recupero del patrimonio storico del Festival, con l’obiettivo di gettare le basi per la creazione di un Museo dedicato. E oggi , grazie all’inventario completo di documenti e materiali, si è pronti per avviare il processo di catalogazione.

E ancora: con grande soddisfazione Ada Urbani – Presidente dell’Associazione Spoleto Festival Friends – ha annunciato ufficialmente alla conferenza stampa di chiusura del Festival la notizia di una donazione – tramite Art Bonus – al Comune di Spoleto, finalizzata al restauro dell’Arazzo a verdura con gufo n. 2. L’arazzo in lana e seta fa parte di una serie di cinque esemplari, già appartenuti alla regina Cristina di Svezia. Ed entrati poi nel patrimonio pubblico nel 1939, grazie al loro acquisto da parte del Comune, nella vendita all’asta da parte dell’ultimo degli eredi della Famiglia Collicola.

Un’appassionata inclinazione verso il mecenatismo, quella della Regina Cristina di Svezia, di cui si hanno brillanti testimonianze anche a Spoleto. «Il mecenatismo è un valore – come sostiene Maria Teresa Venturini Fendi – da trasmettere ai giovani affinché si sentano legati alla cultura del Paese in cui hanno avuto la fortuna di vivere».  I Mecenati del Festival dei Due Mondi concorrono infatti a valorizzare la manifestazione in Italia e all’estero. Ed è anche grazie al loro sostegno che ogni anno il Festival raggiunge traguardi d’eccellenza. 

Un’eccellenza che quest’anno ha trovato un magnifico compimento nel Gran Concerto Finale della Budapest Festival Orchestra – “nella formazione più numerosa possibile” – diretta dal visionario Iván Fisher nella “Quinta Sinfonia” di Mahler. 

Ed è così che la Direttrice Monique Veaute sceglie di salutare e ringraziare il Festival dei Due Mondi di Spoleto e tutti coloro che hanno goduto della bellezza del suo sguardo artistico.


di Sonia Remoli