LA NOSTRA ESISTENZA è la Rassegna di teatro civile con la quale il TEATRO VASCELLO apre la sua stagione 2025-2026

TEATRO VASCELLO

Rassegna di Teatro Civile “La nostra esistenza”

dal 23 al 30 Settembre 2025

“La nostra esistenza”: questo il titolo della Rassegna di 4 spettacoli di impegno civile con la quale il Teatro Vascello sceglie di aprire la sua Stagione teatrale 2025 -2026.

Il calendario :

-.-.-.-.-

MICROCLIMA

il 23 e il 24 Settembre h 21

Scritto e diretto da Alessia Cristofanilli

con Federico Gatti, Sylvia Milton, Francesco Morelli

movimenti di scena Alberto Bellandi

scene Eleonora Ticca

costumi Nika Campisi
assistente ai costumi Marco Di Maggio 
light Designer Chiara Patriarca

organizzazione e Ufficio Stampa Chiara Crupi – Artinconnessione

consulente politologo Luca Argenta

produzione Fragile Spazio, Fondazione Friedrich-Ebert-Stiftung 
in collaborazione con La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello

Media Partner Scomodo – La redazione

Durata 1 ora e 20 minuti 

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Alessia Cristofanilli https://youtu.be/ezNw9PLz9BE

Sinossi


Debutto assoluto il 23 settembre e replica il 24 al Teatro Vascello di Roma per Microclima. 
Un’opera teatrale che nasce da una necessità profonda: quella di raccontare cosa accade quando il peso della storia, dei valori, della responsabilità civile, si insinua nella dimensione privata, nella quotidianità, nelle relazioni più intime. 

Ambientato in una casa-serra abitata da 138 piante e una famiglia composta da cinque esseri umani, lo spettacolo segue la quotidianità sospesa di Edda e Rud, due ex attivisti che vivono un tempo senza nome, in un luogo che sembra slegato dalla realtà. L’atmosfera è satura, immobile, impregnata di qualcosa che non si riesce a nominare, fino a che una manciata di parole sussurrate durante la cena rompe l’equilibrio e costringe i personaggi a fare i conti con ciò che sono diventati.

In scena le piante sono presenze vive, alter ego silenziosi del dissesto emotivo e ideologico che si consuma. Lo spazio domestico diventa un paesaggio esistenziale, sospeso tra cura e collasso, tra passato idealizzato e presente incerto. Lo spettacolo si sviluppa in un linguaggio drammaturgico che fonde realismo poetico e allegoria politica. 

La regia di Alessia Cristofanilli costruisce un microcosmo umido, permeabile, in cui i personaggi sono costantemente attraversati da ciò che accade dentro e fuori di loro. Non c’è separazione netta tra l’intimità e il sociale: tutto si fonde in una condizione ambientale, in un “microclima” che è al tempo stesso habitat domestico, stato d’animo e riflesso del clima politico generale. È proprio in questa compenetrazione tra spazio interno e mondo esterno che risiede la potenza visionaria dello spettacolo. La crisi non esplode con fragore, ma si insinua nei gesti minimi, nei silenzi, nei piccoli deragliamenti della parola e del corpo.


Microclima è un’opera che si interroga sul confine tra coerenza e compromesso, che cerca uno spazio di riflessione dove poter nominare la propria inquietudine. È un invito a guardare il nostro tempo da vicino, da dentro, a partire da quella piccola serra che abitiamo ogni giorno e che chiamiamo casa o vita che abbiamo scelto.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Friedrich-Ebert-Stiftung e la regista e drammaturga Alessia Cristofanilli, con l’intento di riflettere – attraverso il linguaggio del teatro – su una delle sfide più sottili e complesse della nostra contemporaneità: la normalizzazione delle destre. Da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani e della giustizia sociale, la Fondazione Ebert ha voluto affiancare a convegni, analisi e pubblicazioni, una modalità di comunicazione radicalmente diversa: un’opera teatrale che non offre risposte preconfezionate, ma apre spazi di confronto e interrogazione. Il teatro, con la sua forza antichissima e sempre attuale, riesce a parlare alle emozioni e alle coscienze, generando dibattito, movimento e – nei migliori dei casi – piccoli semi di trasformazione. A nuove sfide politiche è necessario rispondere con nuovi orizzonti (nuovi sguardi) Microclima è uno di questi.

Fragile Spazio 

Fragile Spazio è una realtà artistica, sociale e culturale ideata da Alessia Cristofanilli, drammaturga regista e pedagoga teatrale e portata avanti insieme a tutte le persone che di volta in volta la attraversano. Progetto nato nel 2018, oggi conta una fitta rete di collaborazioni con realtà diverse tra loro: teatri, spazi teatrali, centri culturali, università, organizzazioni sia in Italia che all’estero.

Ufficio stampa, interviste: Artinconnessione 

Chiara Crupi t. 3932969668 __ artinconnessione@gmail.com


26-27-28 Settembre: venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

A PLACE OF SAFETY
Viaggio nel Mediterraneo centrale      

ideazione Kepler-452
regia e drammaturgia Enrico Baraldi e Nicola Borghesi
con le parole di Flavio CatalanoMiguel Duarte, Giorgia Linardi, Floriana Pati, José Ricardo Peña
con Nicola Borghesi, Flavio Catalano, Miguel Duarte, Giorgia Linardi, Floriana Pati, José Ricardo Peña
assistente alla regia Roberta Gabriele
scene e costumi Alberto Favretto
disegno luci Maria Domènech
suono e musiche Massimo Carozzi
consulente per il movimento Marta Ciappina
progetto video Enrico Baraldi
consulente alla drammaturgia Dario Salvetti
assistente alla regia volontario e video editor Alberto Camanni
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
video dello spettacolo Vladimir Bertozzi
foto di scena Luca Del Pia
si ringrazia Giovanni Zanotti per il fondamentale contributo alla drammaturgia

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Théâtre des 13 vents CDN Montpellier (Francia)

in collaborazione con Sea-Watch EMERGENCY

il progetto gode del sostegno del bando Culture Moves Europe, finanziato dall’Unione Europea e dal Goethe-Institut

spettacolo in italiano, inglese, spagnolo, portoghese con Sovratitoli

durata 1 ora e 50 minuti

PREMIO Nazionale Franco Enriquez 2025 per la drammaturgia e per l’impegno sociale e civile della compagnia Kepler-452

PREMIO LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO 2025 come Migliore autore di novità italiana 

Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Arena del Sole di Bologna il 27 febbraio 2025

A place of safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale, è l’ultimo lavoro della compagnia Kepler-452 realizzato in collaborazione con Sea-Watch e con EMERGENCY, che racconta uno dei fenomeni più drammatici degli ultimi anni, la tratta migratoria nelle acque del Mediterraneo centrale, attraverso le voci degli stessi operatori umanitari.

Gli interpreti non sono attori professionisti, ma soccorritori e soccorritrici che hanno partecipato a moltissime missioni di ricerca e soccorso di migranti in mare. 

In questo momento, due di loro, Miguel Duarte, fisico matematico portoghese oggi capo missione per Sea-Watch, e Flavio Catalano, ufficiale tecnico sommergibilisti della Marina Militare in pensione volontario su Life Support per EMERGENCY, si sono imbarcati sulla Global Sumud Flottilla verso Gaza, dove tenteranno di consegnare aiuti umanitari alla popolazione civile. Il loro rientro era originariamente previsto in tempo per le repliche dello spettacolo al Teatro Vascello, ma alcuni ritardi nella missione, dovuti soprattutto al fatto che l’imbarcazione sulla quale viaggia Duarte è stata colpita da una bomba incendiaria lanciata da un drone, ne mettono a rischio la presenza. Senza contare il pericolo che, secondo quanto ha affermato il Ministro della sicurezza nazionale israeliana, vengano detenuti dalle forze armate israeliane.

«Ad oggi non sappiamo se due dei sei interpreti di questo spettacolo saranno presenti al Teatro Vascello» dichiarano i registi e drammaturghi Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, fondatori della compagnia. «Dopo che la nave Familia Madeira è stata colpita dalla bomba incendiaria Miguel ha dichiarato che non si sarebbero fatti intimidire e avrebbero continuato il loro viaggio. Pensiamo, nel minuscolo caso di questo nostro spettacolo, di dover fare altrettanto. Non sappiamo se Flavio e Miguel riusciranno a essere a Roma, ma sappiamo che, se non ci saranno, il motivo della loro assenza sarà enorme. Un enorme fatto umano, artistico e civile, del quale, come autori e registi di questo spettacolo, sentiamo di doverci fare carico. 

Lo spettacolo andrà comunque in scena, così come la Flottilla prosegue il suo viaggio benchè danneggiata e le soluzioni che inventeremo non saranno orientate a restituire lo spettacolo per come avrebbe dovuto essere, ma piuttosto a sottolineare l’assenza dei due interpreti, dando alla loro mancanza la giusta dignità: testimonianza viva che nuovi pezzi di realtà e dunque di teatro si stanno scrivendo». 

A place of safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale, è costruito sulla reale esperienza di chi è in scena, sulla trasposizione scenica della realtà.

Una compagnia di teatro si è imbarcata su una nave SAR (search and rescue) per capire in prima persona ciò che sta accadendo a pochi chilometri dalle coste italiane: la tratta migratoria più letale al mondo, un grande rimosso collettivo della civiltà europea. Lo spettacolo è la storia dell’incontro tra gli artisti e un gruppo di persone che ha deciso di dedicare una parte della propria vita al soccorso in mare, ma è anche un discorso intimo su ciò che l’Europa vorrebbe essere, su ciò che non è, su ciò che potrebbe essere. 

Il lungo periodo di indagine sul campo intorno al tema della SAR, è cominciato con dialoghi tra Enrico Baraldi e Nicola Borghesi – fondatori e componenti della compagnia – e alcuni referenti di ONG, e proseguito con un periodo di residenza a Lampedusa e con la successiva partenza per la rotta mediterranea a bordo della nave Sea-Watch 5. In quasi cinque settimane di navigazione, l’equipaggio ha soccorso 156 persone, sbarcate poi nel “place of safety”, il porto di La Spezia. La nave, con Borghesi e Baraldi a bordo, è tornata in Sicilia al termine della missione.

Durante il percorso, gli artisti hanno incontrato alcuni operatori di Life Support – la nave di EMERGENCY e di Sea-Watch, che sono diventati protagonisti dello spettacolo, in scena con Nicola Borghesi: Flavio Catalano (ufficiale tecnico sommergibilisti della Marina Militare ora in pensione e volontario su Life Support per EMERGENCY in 26 missioni dal 2022), Miguel Duarte (fisico matematico portoghese, un civil sea rescuer nel Mediterraneo centrale dal 2016, membro dell’equipaggio della nave Iuventa che ha rischiato fino a venti anni di carcere per un’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oggi capo missione per Sea-Watch); Giorgia Linardi (giurista e portavoce di Sea-Watch, con esperienze con Medici Senza Frontiere); Floriana Pati (infermiera specializzata in medicina della migrazione); José Ricardo Peña (texano, figlio di immigrati messicani, ha lavorato come elettricista sulle navi prima di diventare volontario con Sea-Watch). 

Le testimonianze raccolte, relative agli ultimi dieci anni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo, nella drammaturgia diventano le tappe di una missione: dalle paure prima di partire alle motivazioni che spingono a imbarcarsi, ciò che accade quando ci si avvicina alla zona delle operazioni, il soccorso, fino poi al viaggio di ritorno. Tra le narrazioni dei personaggi una domanda affiora nella mente dei registi: “Come si deve raccontare questa storia?”

Tournée 2025/2026

26 – 28 settembre 2025, Teatro Vascello – Roma 

6 – 9 novembre 2025, Teatro Storchi – Modena

13 e 14 novembre 2025, Théâtre des 13 vents (Biennale des arts de la scene en Mediterranée) – Montpellier

27 – 30 novembre 2025, Teatro Bonci – Cesena 

2 dicembre 2025, Teatro Asioli – Correggio

4 – 7 dicembre 2025, Teatro Metastasio – Prato 

10 e 11 dicembre 2025, Città del Teatro – Cascina

13 dicembre 2025, Teatro Palamostre – Udine

16 – 21 dicembre 2025– Piccolo Teatro Studio Melato – Milano 

20 – 22 febbraio 2026, Teatro Piccinni – Bari

27 e 28 febbraio 2026, Teatro Melotti – Rovereto

2 e 3 marzo 2026, Teatro Verdi – Pordenone

5 – 8 marzo 2026, Teatro Arena del Sole – Bologna

17 – 22 marzo 2026, Teatro Modena – Genova

26 – 29 marzo 2026, Teatro Astra – Torino

31 marzo e 1° aprile 2026, Teatro Ariosto – Reggio Emilia

Kepler-452

Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Paola Aiello fondano nel 2015 la compagnia teatrale Kepler-452 come registi, autori e attori, condividendo un’ambizione, un desiderio, un’urgenza: aprire le porte dei teatri, uscire, osservare, attraverso la lente della scena, ciò che c’è fuori, nel reale. 

I formati teatrali creati da Kepler-452 si muovono nell’ambito del teatro documentario e spaziano dal coinvolgimento in scena di non-professionisti (o attori-mondo, come preferiscono chiamarli), al “reportage” teatrale, alla creazione di percorsi audioguidati e altri dispositivi di interazione con lo spazio urbano. 

A partire dal 2018 la compagnia Kepler-452 è prodotta da ERT con cui realizza nello stesso anno Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso: il testo di Anton Čechov incontra la storia di uno sgombero abitativo realmente accaduto; nel 2019 F – Perdere le cose, che debutta a VIE Festival, in cui viene affrontata la vicenda di un migrante senza documenti che, secondo la legge italiana, non può entrare sul palcoscenico; nel 2022 Il Capitale – Un libro che ancora non abbiamo letto, in cui il fondamentale testo di Marx è raccontato attraverso la voce e i corpi di un gruppo di operai della GKN di Firenze, un’azienda i cui lavoratori sono stati licenziati in blocco con un’e-mail nel luglio del 2019. Il Capitale – Un libro che ancora non abbiamo letto è andato in scena in importanti festival internazionali come il Kunstenfestival di Bruxelles (2023) e il FIND Festival presso il teatro Schaubühne di Berlino (2024).

Oltre agli spettacoli di teatro documentario, Kepler-452 realizza alcuni esperimenti di teatro partecipato: dal 2017 mette in scena diverse edizioni di Comizi d’amore, un format che racconta alcune comunità a partire dalle domande poste da Pier Paolo Pasolini nel suo documentario omonimo. Nel 2021 Comizi d’amore è lo spettacolo di apertura del FIBA, Festival Internacional de Buenos Aires.

Un altro genere esplorato dalla compagnia è quello dei monologhi in forma di reportage teatrali: nel 2021 viene realizzato Gli Altri. Indagine sui nuovissimi Mostri, dedicato all’odio sociale e social, drammaturgia di Riccardo Tabilio e Nicola Borghesi, che ne è anche interprete. Del 2022 è Album (progetto vincitore del bando Stronger Peripheries), un’indagine sul rapporto tra memoria, malattia di Alzheimer e catastrofi ambientali, creato a partire dall’esperienza vissuta dalla compagnia durante l’alluvione in Emilia-Romagna. 

Nel 2022 debutta Non Tre Sorelle (una produzione Teatro Metastasio di Prato), con la regia di Enrico Baraldi che firma la drammaturgia insieme a Francesco Alberici: uno spettacolo in cui tre attrici ucraine e due attrici italiane mettono in scena la storia del loro incontro dopo l’inizio della guerra in Ucraina. 

Lo spettacolo è vincitore del premio ANCT-Associazione Nazionale Critici di Teatro. Le attrici ucraine Yuliia Mykhalchuk e Nataliia Mykhalchuk sono anche le protagoniste del documentario Dear Audience di Enrico Baraldi presentato al Biografilm 2025: una riflessione sull’arte in tempo di guerra e sugli effetti dei conflitti sulla vita delle persone comuni. Sempre sulla guerra in Ucraina, nel 2025 Graziano Graziani ed Enrico Baraldi firmano il podcast Teatri di guerra, ascoltabile sulla piattaforma RaiPlay Sound. Realizzato tra Leopoli, Kyiv, Odessa, Chernobyl, Charkiv e Cherson racconta gli spazi teatrali ucraini e le vite degli artisti che continuano ad andare in scena. 

A novembre 2024 ha debuttato al Teatro delle Passioni di Modena Uno spettacolo italiano con la regia e drammaturgia di Nicola Borghesi e Niccolò Fettarappa, entrambi anche in scena (prodotto da ERT / Teatro Nazionale). 

Di quest’anno è La zona blu, una lettura di appunti in forma di diario di bordo accompagnata da immagini documentarie originali sull’esperienza di Baraldi e Borghesi a bordo della Sea Watch 5, da cui è nato A Place of Safety

Tra i vari premi, Kepler-452 vince il Premio Rete Critica nel 2018 per Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso; nel 2020 il premio “Gli Asini”, dell’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi, attribuito per il percorso della compagnia; nel 2023 il Premio Speciale Ubu per l’attività di ricerca sul campo nell’ambito della realizzazione de Il Capitale – Un libro che ancora non abbiamo letto; nel 2025 Le Maschere del Teatro Italiano come Migliore autore di novità italiana per A place of safety e, per lo stesso spettacolo e per l’impegno sociale e civile della compagnia, il Premio Nazionale Franco Enriquez – Città di Sirolo.

La collana Linea di ERT e Luca Sossella editore ha pubblicato nel 2018 Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso, nel 2019 F. – Perdere le cose e nel 2023 Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto a cura di Lorenzo Donati. È in uscita il testo A place of safety sempre a cura di Lorenzo Donati. 


29-30 settembre  h 21 

VAUTOURS (AVVOLTOI)

di Roberto Serpi

interpretato e diretto da Sergio Romano, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati

luci Luca Bronzo

produzione Fondazione Teatro Due, Parma

Premio Mezz’ore d’Autore 2022

Il testo, cinico, allo stesso tempo reale e surreale e dai risvolti involontariamente comici, era stato selezionato nell’ambito del bando Mezz’ore d’autore nel 2022 e presentato al pubblico in versione mise-en-espace di 30 minuti; ora, ampliato, trova la sua forma più compiuta.

Video Vauotours_estratto 4′

VIDEO DI PRESENTAZIONE DI Roberto Serpi https://youtu.be/DvSAko4T–I

Durata 1h e 15’

LO SPETTACOLO

In un indefinito ambiente sotterraneo vivono tre uomini che hanno perso l’unica cosa che conta davvero: il loro lavoro. Avere un’occupazione stabile è il solo modo di esistere e di non essere soli al mondo, ma ora è tutto perduto. I tentativi per rientrare in Azienda si succedono in un crescendo goffo ma inarrestabile che mette a nudo la loro vera anima fino a quel momento assopita dalla routine. Uno spaccato cinico di un’umanità anestetizzata moralmente ed eticamente che non si ferma davanti a nulla per raggiungere lo scopo, e che non piange e non ride più, da un bel po’ di tempo. Un avvoltoio appollaiato che aspetta la sua carogna.

Per gli attori Vautours (Avvoltoi) è un vero gioco dai ritmi serrati, che segue le orme della struttura del giallo e oscilla fra la tensione di un continuo sentimento di sospensione e le paradossali conseguenze a catena innescate da una irresistibile dinamica testuale.

Un lavoro di messa in scena corale che, in un ambiente nudo e privo di appigli scenografici o sonori, fa risuonare con maggiore potenza la delicata intensità del lavoro degli attori, impegnati in un’indagine sulla ricerca del proprio posto nel mondo, forse addirittura sul senso della vita.

NOTA DELL’AUTORE

Vautours (Avvoltoi) ha due nascite. La prima in versione da mezz’ora, la seconda, quella attuale, Ampliata fino a raddoppiare, come se i tre individui senza nome della storia, non contenti di vivere per così poco tempo, ne avessero chiesto di più. Eccoli accontentati.

Il loro linguaggio è asciutto, secco, diretto, e pur essendo contemporaneo non cede ai balbettamenti del parlare quotidiano.

In una ambientazione surreale vivono il vuoto che li abita ed abitano nel vuoto.

La totale assenza di “bellurie” sia scenografiche che sonore affidano al pubblico la storia con la Leggerezza necessaria per poter spiare da vicino queste tre anime nude. E stupirsi con loro di ciò che sarà inevitabile. Roberto Serpi

Sergio Romano

Si forma a Milano, alla “Paolo Grassi”, dove ha la fortuna di incontrare grandi Artisti: Salmon, Müller, Cobelli, Ronconi; dopo la scuola Castri, che segnerà fortemente il Suo percorso formativo e con il quale collaborerà a lungo. Giulio Bosetti gli offrirà la Chance di interpretare i ruoli importanti del Teatro, fra cui Ruzante con la guida di De Bosio. Nel ’94 incontra Benno Besson, per lui Maestro, con Hamlet. Con Binasco l’incontro con full e clown, classici e moderni. In Scozia con Suspect Culture diretto da Graham Eatough e Mauricio Paroni De Castro, e in una coproduzione Italia/Scozia su testo di Gabrielli.

Altro straordinario incontro sarà con Claudio Tolcachir, in Emilia.

E i più recenti progetti per lo schermo: Amulius, nella seria per Sky Romulus, Petra, Estranei, La fuggitiva. E per il grande schermo: Un bacio, Delta, Con la grazia di un dio, Il campione, Il Nibbio, Le città di pianura. Vive in campagna.

Roberto Serpi

Nasce a Genova il 4 giugno 1967, dove vive tuttora.

Attore diplomato alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1990.

Ha lavorato in teatro con il Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse, Fondazione Teatro Due, Teatro Cargo, Compagnia Katzenmacher, Progetto U.R.T., Carrozzeria Orfeo.

Diretto da Marco Sciaccaluga, Benno Besson, Andrej Sergeevič Končalovskij, Alfonso Santagata, Jurij Ferrini, Filippo Dini, Antonio Zavatteri, Alberto Giusta, Laura Sicignano, Emanuele Conte, Carlo Sciaccaluga, Gabriele Di Luca. Al cinema e in televisione ha lavorato con Paolo e Vittorio Taviani, Andrej Sergeevič Končalovskij, Silvio Soldini, Stefano Lodovichi, Matteo Fresi, Uberto Pasolini.

Vautours (Avvoltoi) è il suo primo testo teatrale.

Ivan Zerbinati (Bologna, 1979)

Attore, Musicista, Performer. Studia Sassofono al conservatorio Giovan Battista Martin di Bologna. Diplomato come Attore alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi. Diplomato alla scuola di alta formazione Fondazione Pontedera per la ricerca di un nuovo attore nuovo.

Menzione speciale al premio scenario. Miglior Attore al festival di Asti. Vincitore Nuove Sensibilità 2010. Collabora con diversi artisti italiani e internazionali tra cui Yuval Avidal, Filippo Dini, Paolo Rossi, Valerio Binasco, Elena Gigliotti, Fulvio Pepe, Carrozzeria Orfeo. Al cinema lavora con Corso Salani, Davide del Degan, Gabriele Salvatores, i fratelli D’innocenzo, Susan Milic, Francesco Lagi, Cristina Comencini.

“i suoi migliori maestri sono: sana e disciplinata ossessione, ironia, un buon cuore e un sacchetto di lacrime come quelle che trovi negli stagni d’autunno.”


1-2 Ottobre h 21

LUNCH WITH SONIA

creazione e regia di Federico Restrepo e Denise Greber

Loco7 Dance Puppet Theatre Company (Colombia/USA)

Coreografie di Federico Restrepo

con Melisa Álvarez, Marina Celander, Mónica Lerch, Juan Pablo Toro, e Federico Restrepo,

voce di Sonia: Luz Beatriz Pizano

Performers in Kitchen Video: Alberto Quiroga, con Esmeralda Pinzon, Carolina Restrepo, Federico Restrepo e Natalia Schönwald.

Direttore tecnico: Juan Merchan

Riprese: Alberto Sierra Restrepo

Burattini, luci, video e scenografia di Federico Restrepo. 

Sound design e musica di Leonie Bell. 

Costumi di Becky Hubbert

produzione Loco7 Dance Puppet Theatre Company (Colombia)

associato a LaMama Excperimental Theatre Club di New York (USA)

presentato in collaborazione con La MaMa Umbria International

Con il supporto dell’Ambasciata Colombiana a Roma

e di Mid Atlantic Arts -US Artists International 

Spettacolo di danza e teatro di figura

*Durata 55 minuti, senza intervallo*

video di un minuto: https://vimeo.com/911913019?share=copy#t=0 in inglese e in spagnolo https://vimeo.com/911913459?share=copy#t=0

Note di regia

Lunch with Sonia è uno spettacolo di teatro di figura e danza, ispirato alla vera esperienza di Restrepo con la zia Sonia, che decise di porre fine alla sua vita con dignità dopo una lunga malattia all’età di 72 anni. Lo spettacolo si avvale di marionette, attori dal vivo, musica, video e teatro fisico per affrontare i temi della vita, dell’amore e della perdita.

Le conversazioni sulla morte assistita sollevano questioni controverse ed emotivamente complesse: moralità, religione, politica e fede. Con questo spettacolo, Loco7 spera di riconoscere l’incredibile intimità e la natura profondamente personale della morte come evento finale di una vita umana autorealizzata e individuale, e di spostare il dialogo dall’ambito filosofico a quello dell’esperienza personale e delle storie legate al tema della Morte con Dignità.

In collaborazione con la Loco7 Dance Puppet Theatre Company, nell’ambito della rassegna La MaMa Puppet, presenta Lunch with Sonia, ideato e diretto da Federico Restrepo e Denise Greber.


Dedicato a Sonia Jaramillo (1940-2012) per averci ispirato a raccontare questa parte della sua storia. Le conversazioni sul suicidio assistito sollevano questioni controverse ed emotivamente complesse: moralità, religione, politica e fede.

Loco7 spera di riconoscere l’incredibile intimità e la natura molto personale della morte come evento finale di una vita umana autorealizzata e individuale e di spostare il dialogo dall’ambito filosofico al regno dell’esperienza personale e delle storie legate al tema della Morte Dignitosa.


La Loco7 Dance Puppet Theatre Company, fondata dall’artista colombiano Federico Restrepo nel 1985, sviluppa e promuove produzioni creative di danza, teatro, burattini, arti visive e altre forme di espressione artistica. La compagnia esplora l’intersezione tra razza, cultura, storia e media a New York e in tutta la comunità globale.

Le politiche culturali di Loco7 enfatizzano il pluralismo, il dialogo e la trasformazione culturale. La missione artistica di Loco7 è stata quella di sviluppare l’uso del teatro di figura come strumento per il danzatore, uno stile che incorpora danza e design. Utilizzando musiche originali, musicisti, ballerini, burattini e marionette più grandi del vero, l’obiettivo è fondere questi vari elementi e tessere una coreografia che si estende oltre il corpo del danzatore. 

Loco7 ha presentato in anteprima molti pezzi originali al La MaMa di New York City, per poi effettuare tournée in tutto il mondo. 

Informazioni sulla Loco7 Dance Puppet Theatre Company

La Loco7 Dance Puppet Theatre Company, fondata dall’artista colombiano Federico Restrepo nel 1985, sviluppa e promuove produzioni creative di danza, teatro, marionette, arti visive e altre forme di espressione artistica. La compagnia esplora l’intersezione tra razza, cultura, storia e media a New York e in tutta la comunità globale. Le politiche culturali di Loco7 enfatizzano il pluralismo, il dialogo e la trasformazione culturale. La missione artistica di Loco7 è quella di sviluppare l’uso del teatro di figura come strumento per il danzatore, uno stile che incorpora danza e design. Utilizzando musica ritmica originale, musicisti dal vivo, ballerini, burattini e marionette più grandi del naturale, l’obiettivo è fondere questi diversi elementi e tessere una coreografia che si estende oltre il corpo del danzatore. L’impegno dell’ensemble è quello di affrontare temi come la cultura e la storia del Sud e Centro America, l’esperienza degli immigrati e la vita urbana di New York.

Federico Restrepo (Creatore / Regista / Coreografo / Burattinaio / Luci) è nato a Bogotà, in Colombia, e ha fondato la sua compagnia, Loco7, a La MaMa nel 1986 per espandere l’uso del teatro di figura nel teatro danza. Con Loco7 ha creato oltre venti produzioni originali, ricoprendo il ruolo di creatore, regista e scenografo. 

COMPAGNIA

Leonie Bell (Composizione e Design del Suono) è una regista teatrale e sound designer tedesco-americana di origine berlinese, residente a New York. Le sue opere sono paesaggi bilingui, fortemente fisici e interdisciplinari, con una sfumatura assurda, che ruotano attorno a lignaggi matriarcali, immaginano la natura come protagonista e spesso conferiscono al pubblico maggiori poteri creativi

Info e prenotazioni esclusivamente tramite abbonamenti Zefiro , Eolo e CARD LIBERA E CARD LOVE, info promozioneteatrovascello@gmail.com  – promozione@teatrovascello.it
Biglietti: Intero 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto addetti ai lavori del settore e Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori esclusivamente delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro e gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati,
acquista direttamente alla biglietteria 
acquista tramite bonifico bancario SOLAMENTE PER GRUPPI DI ALMENO 10 PERSONE a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Circ. Gianicolense 137 A di Roma iban IT28f0306905096100000013849
oppure acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/lunch-with-sonia/268569

-.-.-.-.-

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Monteverde Roma

ORARI spettacoli

dal lunedì al venerdì h.21

sabato h.19

domenica h.17

BIGLIETTERIA

intero € 25

over 65 € 20

cral e convenzioni € 18

studenti € 16

Abbonamenti

le card libere a 6 spettacoli e le card love sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima replica dell’ultimo spettacolo in cartellone. Gli abbonamenti e le card sono nominativi ma cedibili

Zefiro (9 titoli € 135) acquista on line 


Antigone (Roberto Latini)
Amore (Pippo Delbono)
Poveri Cristi (Ascanio Celestini)
4 5 6 (Mattia Torre)
Orlando (Andrea De Rosa)
La Storia (Elsa Morante/Fausto Cabra)
La sorella migliore (Filippo Gili/Vanessa Scalera)
Stanza con compositore… (Mario Martone/Lino Musella) https://www.teatrovascello.it/2025/06/07/stanza-con-compositore-donne-strumenti-musicali-ragazzo/
Casanova (Fabio Condemi/Alessandro Lombardi)

Eolo (9 titoli € 135) acquista on line 
Frankenstein (Motus)
Oltre (Fabiana Iacozzilli)
Metadietro (Rezza Mastrella)
Wonder Woman (Antonio Latella)
Misurare il salto delle rane (Carrozzeria Orfeo)
Lettere a Bernini (Marco Martinelli)
Antologia Danco (Eleonora Danco) (solo uno spettacolo a scelta dell’antologia)
Baccanti (Marcido Marcidoris)
La vegetariana (Daria Deflorian)

Card rassegna la nostra esistenza 4 spettacoli € 60 acquista on line 
Microclima
A place of safety
Vautours (Avvoltoi)
Lunch with Sonia

Card Antologia Danco 3 spettacoli € 45 acquista on line 
dEVERSIVO (22-23-24/4 h. 21)
SABBIA (25/4 h.19 e 26/4 ore 17)
INTRATTENIMENTO VIOLENTO (28-29-30/4 h.21)
3

le card libere a 6 spettacoli e le card love sono valide fino al 24 maggio 2026, ultima replica dell’ultimo spettacolo in cartellone. Gli abbonamenti e le card sono nominativi ma cedibili

Card libera (6 spettacoli a scelta su tutta la programmazione) € 108 acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-libera-6-spettacoli/268840

Card love (2 spettacoli a scelta su tutta la programmazione per 2 persone -4 ingressi) € 72

Acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-love-2-spettacoli-per-2-persone-4-ingressi/268841

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO

Donaci il tuo 5×1000 con la prossima dichiarazione dei redditi basta indicare al tuo commercialista il nostro codice fiscale: 01340410586 – Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Circ. Gianicolense 137 A di Roma iban IT28f0306905096100000013849

#Drammaturgia Contemporanea #Prosa #Danza #Musica #Concerti #FestivaL #Eventi #Laboratori

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma 
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO