9 Giugno 2025

Gremito come in occasione di uno spettacolo, al Teatro Argentina “è andata in scena” la Conferenza Stampa per la presentazione della Stagione 2025-2026 del Teatro di Roma.
La comunità romana ha dimostrato grande affetto e attenzione per il “suo teatro”, soprattutto in occasione di quei momenti di cambiamento che sono la cifra del nostro vivere.

Cambiamenti che possono rivelarsi frangenti di opportunità, come sta accadendo per il Teatro di Roma.
Così apre la Conferenza stampa il Presidente Francesco Siciliano che, con il Direttore Generale Maurizio Roi, introducono – in sinergia con gli interventi del Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – il lavoro di preparazione che ha portato alla concretizzazione della nuova Stagione teatrale 2025-2026, presentata dal Direttore Artistico del Teatro di Roma Luca De Fusco.

Una programmazione che con piglio deciso si proietta verso un futuro di apertura, internazionalità e inclusione. Dove la ricchezza della grande tradizione teatrale entra in dialogo con le nuove frontiere della scena contemporanea. Declinandosi su tre spazi – Argentina, India, Torlonia, a cui si è aggiunto già in questa stagione il Teatro Ostia Antica e, presto, anche il restaurato Teatro Valle – ciascuno valorizzato per la propria vocazione specifica:
Il Teatro Argentina come spazio del grande teatro
Il Teatro India come spazio della sperimentazione e dei lavori dedicati al pubblico giovanile
Il Teatro Torlonia come spazio del teatro di parola da camera, con un particolare focus sulla letteratura
Il Teatro di Ostia antica come spazio della drammaturgia antica e, nelle prossime edizioni, anche shakespeariana
Il Teatro Valle quale casa della drammaturgia contemporanea e del secondo novecento.

In cartellone oltre 70 titoli:
28 produzioni e coproduzioni nazionali e internazionali;
25 ospitalità;
17 spettacoli per le nuove generazioni, di cui 3 di produzione.
Una particolare attenzione è dedicata all’impegno formativo e comunitario: il Teatro per Tutti.
Ne sono fulgidi esempi il Corso di perfezionamento per attori diplomati e il caleidoscopio di attività a contrasto della povertà educativa minorile e della marginalizzazione proposto dal progetto d’integrazione del Laboratorio Piero Gabrielli.
Per mantenere ancor più vivo il senso di comunità andando incontro ai più variegati interessi, il Teatro di Roma propone poi sconfinamenti tra discipline, attraverso cicli divulgativi quali “Luce sull’archeologia”; “Quando la scienza fa spettacolo”; “Tra psiche e mito. Dialoghi sull’essere” ; “Lo spazio in versi”.
E ancora: Visite Spettacolo, Talk e Incontri, Atelier per i cittadini; Blitz nelle scuole e nelle università; Contest teatrali e approfondimenti sulla scrittura con Circoli di lettura e ancora una Mappa per la città educante, rivolta a studenti e a insegnanti.
Percorsi espositivi, Eventi frontali e Podcast continueranno a solleticare l’attenzione sul Teatro Valle, in attesa della prossima apertura.

Una stagione stimolante, che non dimentica di rendere onore alla tradizione e che si rivela ben sintetizzata dal pay off immaginato dal Direttore artistico Luca De Fusco:
“Grandi testi ma non i soliti testi”.
Scopri il Cartellone 2025-2026
del Teatro Argentina
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Scopri il Cartellone 2025-2026
del Teatro India
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Scopri il Teatro Ostia Antica Festival
