TEATRO INDIA, 12 Marzo 2023 –

Vi siete mai accorti che dal Teatro India salgono delle bolle di sapone ? Fateci caso. Sono bolle della storia: quella che poteva essere ma poi non fu.
Con questa suggestione ha avuto inizio ieri la visita-spettacolo “Bolle di sapone – Storia e storie che s’intrecciano, tra passato e futuro” .

Spazi interni ed esterni del Teatro India
Non tutti sanno forse che l’area dove si dispiegano gli spazi interni ed esterni del Teatro India era quella della famosa azienda “Mira Lanza”, che nel 1924 prese origine dalla fusione di due antiche aziende concorrenti: la veneziana “Mira” e la torinese “Lanza”.

Pubblicità televisiva della Mira Lanza
La visita-spettacolo, promossa dal Teatro di Roma ed ispirata da un testo del drammaturgo Luca Scarlini, è un continuo gioco tra passato e futuro, tenuti insieme da una parola chiave: “recupero”, promessa e poi destino di quest’area.

Luca Scarlini
Qui, ad esempio, nel 46 a.C. Cesare diede dimora alla maliarda Cleopatra, la quale trasformò questi spazi detti “Orti di Cesare” in una corte reale, sul modello di quella di Alessandria d’Egitto.
Qui, Papà Pio IX (1792 -1878) intuì, nonostante il suo noto conservatorismo, che potesse nascere “una nuova Roma”: prospettiva che sembrò prendere reale concretizzazione ai tempi della giunta Nathan (1907), la quale provò a riequilibrare il centro d’interesse primario della città, spostandolo dal Vaticano verso la zona Prati-Trionfale. Ma qualcosa non andò per il verso giusto …

Ernesto Nathan
E anche Pier Paolo Pasolini ne “Il pianto della scavatrice” ne lascia una suggestiva testimonianza:
…
Annoiato, stanco, rincaso, per neri
piazzali di mercati, tristi
strade intorno al porto fluviale,
tra le baracche e i magazzini misti
agli ultimi prati. Lì mortale
è il silenzio: ma giù, a viale Marconi,
alla stazione di Trastevere, appare
ancora dolce la sera. Ai loro rioni,
alle loro borgate, tornano su motori
leggeri – in tuta o coi calzoni
di lavoro, ma spinti da un festivo ardore
i giovani, coi compagni sui sellini,
ridenti, sporchi
…

I due forni in pirite, lo stabilimento d’acido solforico ora arena esterna e lo stabile delle docce ora bar-ristorante
Durante la visita-spettacolo si scopre inoltre che la scenografia post industriale degli spazi esterni del Teatro India è impreziosita, in una sorta di teatro nel teatro, da parti di scenografie relative a fastosi allestimenti passati:

come lo scudo in bronzo utilizzato per “L’ Edipo a Colono” di Mario Martone

o la miriade di piedi che tappezzano la parete esterna dell’edificio del Teatro (installati sempre in occasione dell’allestimento di “Edipo a Colono” di Mario Martone). E molto altro ancora.

Interno dell’arena estiva, ex stabilimento dell’acido solforico, qui utilizzato per la produzione di detersivi e detergenti
Si passa poi, alla visita delle sale interne del Teatro India che, caratterizzate dalla favorevole comunicazione tra spazi interni e spazi esterni, permettono un intrigante gioco di colpi di scena.

Il retro dell’ingresso al Teatro India
I tre giovani attori del Teatro di Roma, Sylvia Milton, Silvia Quondam e Antonio Bannó, ben lungi dall’essere stati delle semplici guide, ci hanno regalato una visita piena di bellezza, d’immaginazione e di meraviglia, iniziandoci alla percezione di quei sentori di esoticità e di mistero che il nome “India” evoca.

Antonio Bannó, Silvia Quondam e Sylvia Milton al termine della visita spettacolo
Un destino da “cantiere”, e quindi di continuo sogno, è quello che abita questo luogo, predisposto a soffiare sempre nuove, evanescenti ma preziose bolle di sapone. E in fondo, non siamo forse anche noi “della materia di cui son fatti i sogni”? E la nostra piccola vita non è forse “circondata da un sogno” ?

Il Tevere, fuori dal Teatro India
Bolle di sapone
Visita-spettacolo al Teatro India
Storia e storie che si intrecciano, tra passato e futuro
Testo di Luca Scarlinicon Francesca Astrei, Antonio Bannò, Dario Battaglia, Antonietta Bello, Flavio Francucci, Gloria Gulino, Sylvia Milton, Alice Palazzi, Lorenzo Parrotto, Silvia Quondam, Giulia Trippetta, Diego Valentino Venditti
PROSSIMO APPUNTAMENTO
sabato 27 maggio, ore 11.00
biglietti
12,00 € intero
10,00 € gruppi
6,00 € studenti
PER GRUPPI – solo su prenotazione
prenotazioni e informazioni
tel. 06.684.000.346 e-mail, dal lunedì a venerdì
visiteguidate@teatrodiroma.net
solo su prenotazione compatibilmente con la programmazione del Teatro
Teatro di Roma – Ufficio Promozione
